Convergenza virtuale e reale: visionari da Supranet

Pubblicato da Davide, venerdì 24 ottobre 2008 Nessun Commento »


[foto flickr]

Secondo il paradigma della Supranet, in un prossimo futuro si avrà la convergenza tra tutto ciò che è digitale e tutto ciò che è fisico. Non esisteranno più due mondi, quello virtuale e quello reale, ma quasi tutto ciò che è in rete sarà in qualche modo mappato nel mondo reale. Questa visione viene confermata giorno dopo giorno dai fatti: la nascita di servizi come Google Local (la ricerca nelle mappe di Google), le immagini geolocalizzate di Panoramio o di Flickr, le innumerevoli mappe on-line che mostrano servizi e attività. L’arrivo di tecnologie come RFID, GPS e le reti di sensori testimoniano questa tendenza. Le notizie come quelle dell’accordo Nokia-Lonely Planet per offrire guide turistiche sui cellulari.

Prova a immaginare di trovarti su un sentiero trentino, fotografare una stella alpina con una fotocamera che ha il GPS integrato ed è in grado di ricavare dal satellite l’esatta posizione geografica (latitudine e longitudine), quando caricherai questa foto on-line, verrà automaticamente posizionata su una mappa (una sola? magari anche tutte le altre in grado di dialogare tra loro..) grazie alla lettura dei tag di localizzazione (nei dati Exif). Quando qualcun altro passerà di lì con un dispositivo connesso potrà vedere la tua foto, scattata un anno prima. Fantascienza? Beh, le fotocamere con GPS integrato esistono già da tempo, le mappe pure.. Forse è solo questione di abitudini.

Ci sono alcune considerazioni oggettive (ricavate dal paradigma della Supranet su wikipedia), che mi fanno sentire questa visione molto vicina:

  • Gli oggetti di uso comune saranno sempre più univocamente dentificabili, e tutti o quasi tutti questi oggetti saranno in qualche modo connessi in rete senza fili attraverso sensori
  • Gli esseri umani o gli animali che porteranno indosso quegli oggetti saranno a loro volta identificabili [a proposito, tieni il cellulare in tasca anche tu?]
  • L’ubicazione geografica di molte di quelle entità (umani, animali, oggetti) sarà nota con precisione sempre crescente
  • La superficie del pianeta sarà mappata in Internet, o attraverso GIS e Points-of-Interest dedicati (come infatti sta accadendo) o mediante modi più definitivi ed esaustivi, come per esempio l’assegnazione di un indirizzo IP a ogni metro quadrato della terra

L’unico vero dubbio è proprio sull’ultimo punto, ma possiamo dormire tranquilli almeno fino al 2025, quando forse arriverà l’IPv6..

Da un punto di vista più pratico, non posso che essere d’accordo con chi incentiva l’utilizzo degli ebook come guide turistiche e come cartine geografiche continuamente aggiornabili. Occhio però a non intossicarsi troppo: un sentiero trentino è bello comunque, anche senza GPS.. Anzi forse senza una mappa cartacea perde un po’ del suo fascino.

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