6 nov

Loro un 40enne immigrato, noi un 70enne pelato.

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Pubblicato da Davide

Non uso scrivere di politica, se non per le cose su cui proprio non posso trattenermi. Pochi giorni fa hanno smantellato l’unico pezzo di scuola italiana che funziona, non mi sono mai espresso. Ieri le genti civili oltreoceano hanno eletto un immigrato come loro presidente. Contraddittori fino all’estremo: hanno le pistole in casa e lo stato ha licenza di uccidere, ma ci hanno dato Google e la Gibson. Eppure sanno rinnovarsi.. Tanto di cappello.

Loro hanno scelto il quarantenne proveniente dall’Africa; noi abbiamo scelto un italiano doc, uno che sorridendo può permettersi la battuta.

Ieri aveva annunciato di “volergli dare consigli”. E oggi fa la sua prima, clamorosa gaffe. Silvio Berlusconi da Mosca torna a parlare di Barack Obama e davanti al premier russo Medveded lo definisce giovane, bello e “abbronzato”.
E’ l’ennesima battuta del Cavaliere, che però stavolta non esercita il suo humor sulle donne, il sesso o gli odiati “comunisti”. Ma al contrario, dando dell’”abbronzato” al futuro inquilino della Casa Bianca, riecheggia vecchi motivetti di sapore razzista. [Repubblica.it]

Non serve a nulla piangersi addosso, per cui il mio sfogo finisce qui. Forse è meglio pagare l’ici, ma investire soldi nella scuola e nella ricerca, per evitare che in futuro si abbia una classe dirigente ignorante.

5 nov

O3Spaces: Sharepoint in salsa Open Office

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Pubblicato da Davide

Che gli spazi collaborativi e i sistemi di gestione/archiviazione documentale siano uno dei massimi bisogni dei tempi che corrono si sapeva, lo dimostra l’enorme diffusione e crescita di Sharepoint. I confini delle suite di Office Automation si sono allargati: ora è indispensabile che si aprano al web, per collaborare su più documenti, per archiviarli in un server dove siano sempre reperibili.

Open Office da questo punto di vista sta perdendo terreno, Microsoft Office nella versione 2007 è sempre più integrato a Sharepoint, la piattaforma Microsoft per tutto ciò che sta on-line. Ma esiste qualcosa di simile per Open Office? Pare di sì, il mondo open source non resta a guardare, si chiama O3 Spaces, che non si propone solo come alternativa ma come vero e proprio competitor del blasonato Sharepoint. Una piattaforma sviluppata da una software house olandese, stando alla descrizione delle caratteristiche sul sito ufficiale ha tutte le carte in regola per stare nel liquido mondo dell’Office Collaboration. Attraverso il sistema dei plugin si integra sia nell’ambiente Open Office che in quello di Microsoft Office, supporta l’integrazione coi sistemi LDAP (active directory) ed è localizzabile (anche se ancora manca l’italiano).

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2 nov

Scelta della banca: quanto conta una demo dell’home-banking?

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Pubblicato da Davide

[foto Flickr]

In questi giorni sto passando al setaccio diverse offerte per aprire un conto corrente. Le banche italiane fanno a gara per accaparrarsi i giovani: se hai meno di trent’anni ed entri in una qualsiasi filiale, parti avvantaggiato.. Al di là della discutibile preparazione di chi ti vuole vendere un conto corrente, la metà delle persone con cui ho parlato non conosceva con esattezza i costi delle cose che proponevano; ho notato che bene o male tutti offrono l’accesso via web ai servizi bancari.

Poichè gli orari delle filiali sono tutto fuorchè comodi per chi lavora, l’home banking più che un servizio è una necessità. Fa risparmiare tempo sia al cliente che all’istituto di credito, ma prima di affidarmi a tizio o a caio mi piacerebbe capire com’è questo servizio. Ecco allora che la presenza di una demo della piattaforma di home banking risulta fondamentale per la scelta.

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24 ott

Convergenza virtuale e reale: visionari da Supranet

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Pubblicato da Davide


[foto flickr]

Secondo il paradigma della Supranet, in un prossimo futuro si avrà la convergenza tra tutto ciò che è digitale e tutto ciò che è fisico. Non esisteranno più due mondi, quello virtuale e quello reale, ma quasi tutto ciò che è in rete sarà in qualche modo mappato nel mondo reale. Questa visione viene confermata giorno dopo giorno dai fatti: la nascita di servizi come Google Local (la ricerca nelle mappe di Google), le immagini geolocalizzate di Panoramio o di Flickr, le innumerevoli mappe on-line che mostrano servizi e attività. L’arrivo di tecnologie come RFID, GPS e le reti di sensori testimoniano questa tendenza. Le notizie come quelle dell’accordo Nokia-Lonely Planet per offrire guide turistiche sui cellulari.

Prova a immaginare di trovarti su un sentiero trentino, fotografare una stella alpina con una fotocamera che ha il GPS integrato ed è in grado di ricavare dal satellite l’esatta posizione geografica (latitudine e longitudine), quando caricherai questa foto on-line, verrà automaticamente posizionata su una mappa (una sola? magari anche tutte le altre in grado di dialogare tra loro..) grazie alla lettura dei tag di localizzazione (nei dati Exif). Quando qualcun altro passerà di lì con un dispositivo connesso potrà vedere la tua foto, scattata un anno prima. Fantascienza? Beh, le fotocamere con GPS integrato esistono già da tempo, le mappe pure.. Forse è solo questione di abitudini.

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15 ott

Quanti sono i vestiti che ti servono?

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Pubblicato da Davide

Nell’armadio sono conservati come vecchi quadri da sotterranei museali, i vestiti dismessi restano anni negli armadi prima di accorgersi che “c’è bisogno di un nuovo armadio perchè non si sa più dove mettere la roba”.

Oggi è il blog action day, il tema è la povertà. Proprio come lo scorso anno quando l’argomento era l’ambiente, non parlerò in generale ma di un piccolo aspetto in qualche modo collegato al tema. Voglio scrivere del riutilizzo di tutte quelle cose che la società del consumo (la nostra società) getta nel bidone della spazzatura ogni giorno. Basta scegliere il bidone accuratamente per fare la nostra piccola parte: esistono dei contenitori per la raccolta degli indumenti usati, dove possiamo buttare tutti quei capi che non usiamo più, perchè non ci piacciono o semplicemente perchè nel frattempo è cambiata la taglia.

Ho scoperto di avere un sacco di vestiti che usavo quando ancora ero uno studentello acneico, i famosi vestiti delle medie.. :) Mi sono promesso che li raccoglierò tutti e li metterò nei contenitori appositi, nel mio paese ce ne sono diversi, generalmente vicino ai cassonetti per i rifiuti domestici.

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