31 mag

Social bookmark all’italiana: set di 13 icone gratuite

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Pubblicato da Davide

Set icone social bookmark italiani

Ormai i siti di social bookmark sono come funghi, anche gli italiani si sono appassionati. Lavorando alla nuova grafica ho cercato un set di icone da utilizzare sotto ad ogni post per segnalare gli articoli ai siti di bookmarking sociale. Nulla, solo tante belle icone inglesi..

Così ho fatto in casa, ecco il risultato: un set di 13 icone da scaricare e utilizzare gratuitamente, come meglio credete. Nello zip sono disponibili i formati png 40×40 e 20×20. Ho inserito anche i file photoshop, se qualcuno è interessato ad aggiungere icone al set può partire da quelli.

Scarica il set di icone “social bookmark italia”

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28 mag

Redesign di un blog: si inizia un nuovo template

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Pubblicato da Davide

Arriva sempre il momento del nuovo template, è arrivato anche per diploD. Non sarà una rivoluzione, ma un semplice re-design dell’attuale template, perchè colori e impostazione mi piacciono troppo. Ma il codice sarà riscritto tutto da zero, per avere una struttura più snella e più funzionale. Resterà un template liquido, a tutta pagina. Resterà senza sidebar (almeno per gli articoli interni); sarà caratterizzato da una netta distinzione tra i post per così dire “professionali” e quelli “personali”.
Sento l’esigenza di separare, oltre che con le categorie anche visivamente, un post come quello sulla vacanza in Irlanda da quello sul Project Management. Come fece a suo tempo SenzaStile, riporterò alcune fasi del mio re-design e condividerò con voi le scelte sul codice css e xhtml. Sperando che possa essere utile a voi e a me per scambiarci consigli e suggerimenti.
In questo articolo raccoglierò tutto il materiale che pubblicherò a proposito, quindi tenetelo aggiornato! :)

I tempi? Non ci sono.. diploD non ha una scadenza, quando arriva arriva (anche se spero di farcela per l’estate). Devo inevitabilmente dare la priorità ai progetti di lavoro.

23 mag

Parlando di javascript..

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Pubblicato da Davide

javascript
[foto Flickr]

E’ un po’ di tempo che non parlo di javascript, forse perché effettivamente ne scrivono tutti, e per qualche strana attitudine personale tendo a rigettare gli argomenti troppo inflazionati.
Fatto sta che javascript è una tecnologia sempre più utilizzata per gestire effetti e transizioni particolari sulle pagine web. Un anno fa tutti sembravano concordi sul fatto che Adobe Flex avrebbe soppiantato javascript, ajax e compagnia bella.
Di questo Air c’è in giro qualcosa (esistono diverse applicazioni interessanti..), ma ancora non si è verificata la diffusione di massa; ancora resta una tecnologia valida sulla carta ma non sfruttata in pieno, forse perchè è un sistema proprietario. Parlo da ignorante, non ho mai avuto modo di approfondire, e se qualcuno è in grado di smentirmi sono qui per ascoltarlo, mi piacerebbe sapere. Probabilmente l’espansione c’è, ma come tutte quelle che si rispettino è lenta e inesorabile. [Update: ma questo è tutto un altro discorso..]

Javascript è invece sempre più omnipresente, da Flickr al blog meno noto di tutti, le soluzioni e le proposte si sprecano.
Nell’utilizzare questi script bisogna stare molto attenti a garantire l’usabilità del sito anche per chi ha javascript disattivato e a non creare conflitti. L’integrazione dei diversi framework è ben lontana, spesso si finisce per costruire template con effetti accattivanti che poi vanno in difficoltà se abbinati a plugin che utilizzano framework differenti rispetto a quelli preventivati in fase di design. A tal proposito può risultare utile consultare questo articolo di edit che offre utili consigli per la scelta del framework più adatto; se poi si vuole avere un’idea più completa delle offerte possibili ci viene in aiuto questa esaustiva guida.

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20 mag

Istant Messaging e reperibilità: rispondere anche nel sonno..

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Pubblicato da Davide

Lettere
[Foto Flickr]

L’istant messanging deve diventare uno strumento di lavoro o un giochino da aprire nei momenti di relax? E’ giusto essere reperibili a tutte le ore in qualsiasi giorno della settimana? Ai fini della produttività, qual è il corretto equilibrio? Ci sono aziende che bloccano la chat su gmail, altre che spingono i propri dipendenti ad utilizzare skype. Non c’è una risposta universale, ognuno probabilmente interpreta la questione a suo modo. Questa è una riflessione che faccio dopo aver letto di due iniziative diverse nella sostanza, ma comuni nell’intento.

Camu parla dell’ultimo simpatico gadget di casa Google: la possibilità di inserire sul proprio sito web una mascherina dalla quale i visitatori possono contattarci direttamente su GTalk. Per chi non lo sapesse, GTalk è l’istant messanger di Google messo a disposizione per chiunque abbia un account gmail.
Una volta copiato il codice html all’interno delle proprie pagine web, chiunque passi di lì potrebbe inviarci un messaggio e contattarci direttamente in chat. Una sorta di citofono del web, a cui già qualcun altro aveva pensato (sitofono), fondando una startup tutta italiana. L’idea non è poi così malvagia, è una replica virtuale di ciò che già accade nel mondo reale: una vetrina e la porta di ingresso.

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18 mag

Blog design professionale

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Pubblicato da Davide

Il blog design professionale può diventare una vera attività?

Sempre più spesso vedo in giro siti web che vendono template per wordpress a prezzi accessibilissimi: da 45 a 99 dollari e hai un tema di qualità, originale e adeguato alla tue esigenze. Chiaramente questi siti “funzionano” perché hanno un volume di vendita ragionevole, che permette agli sviluppatori di fare prezzi decisamente concorrenziali. Generalmente si tratta di siti statunitensi, o al massimo indiani; ma in Italia c’è mercato per una attività come questa?

C’è davvero tutto questo bisogno di personalizzazione da parte di chi gestisce un blog quasi amatoriale? I template gratuiti, sotto creative commons, di certo non mancano: io stesso sono tra i “produttori”. Generalmente con qualche semplice modifica si riescono ad ottenere personalizzazioni interessanti.

Qual è il livello di personalizzazione che può spingere una persone ad acquistare un determinato tema? Io credevo fosse semplicemente l’unicità. Avere un tema unico, diverso da tutti e progettato sul proprio sito, permette di essere riconoscibile immediatamente e di fidelizzare gli utenti, abituandoli al proprio design.

Ma in alcuni casi c’è chi paga 99 dollari pur sapendo di non avere un tema unico, perché sarà acquistato anche da altri, esattamente uguale. C’è chi è disposto a pagare anche senza l’unicità: cosa cerca (e cosa trova) quindi in un tema a pagamento?

Sono domande aperte, che pongo a voi innanzi tutto per capire, oltre che per discutere. Io ho una vaga idea, ma prima di esprimermi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

 

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