RFID award: progetti da pionieri
Pubblicato da Davide, Aggiornato venerdì 6 giugno 2008 Nessun Commento »
[foto Flickr]
Basta leggere i comunicati stampa, e ti accorgi che una azienda reggiana ha vinto il premio RFID AWARD 2008. Concorso organizzato dall’Università Carlo Cattaneo di Castellanza.
RFID è una tecnologia duttile, con sbocchi applicativi in diversi settori: dalla tracciabilità dei prodotti alle guide turistiche, dalla geolocalizzazione alla raccolta dei rifiuti.
Landi Renzo, azienda leader nella produzione e commercializzazione di impianti GPL e Metano per autovetture, ha promosso un progetto pilota che prevede l’istallazione di tag RFID sui kit installati nella rete di officine.
Il progetto, partito nei primi mesi del 2008, prevede l’introduzione di una soluzione applicativa e tecnica in fase di produzione, dove per ogni kit viene inserito un tag RFID, sul quale sono registrate le matricole delle componenti (creando una vera e propria “scatola nera” dell’impianto).
L’installatore, in fase di installazione del sistema, scrive sul tag RFID le informazioni relative all’auto, creando una correlazione univoca con il kit. Il sistema “Landi Renzo Trace RFID” utilizza i dati registrati per automatizzare il processo di attivazione della garanzia, mediante invio delle informazioni al portale aziendale.
Successivamente, ogni soggetto appartenente alla rete di operatori autorizzati può leggere le informazioni memorizzate nel tag ed aggiornarle a seguito di un ulteriore evento manutentivo. Le informazioni così raccolte sono convogliate sul portale web aziendale, permettendo a Landi Renzo di disporre sempre di tutte le informazioni relative ai propri prodotti presenti sul mercato.
In questo modo la rete di officine autorizzate Landi Renzo potrà avere sempre sotto controllo la storia dell’impianto, con tutti gli interventi effettuati e le matricole di tutti i componenti installati nel tempo.
Questo è il video che descrive il progetto:
Ma non c’è solo Landi Renzo tra i pionieri. Ci sono diversi progetti interessanti sia tra i vincitori che tra i finalisti. Davvero notevole è quello sviluppato dal comune di Laveno Mombello, per agevolare gli spostamenti dei non vedenti. Grazie a un bastone speciale con antenna incorporata e a uno smart-phone con auricolare bluetooth, la persona diversamente abile riceve informazioni sull’area circostante e viene guidata lungo il percorso, leggendo i tag inseriti nel terreno.
Altro progetto degno di nota è quello dell’Università di Padova per il sito archeologico di Nora. Il progetto utilizza il GPS in accoppiata con l’RFID per ricavare in ogni istante la posizione occupata dal visitatore all’interno dell’area archeologica e fornire informazioni sui reperti che si trovano nelle immediate vicinanze.
RFID, così come le reti di sensori, è una tecnologia in “ascesa”. A parte gli scenari più fantascientifici, noto con piacere che si stanno diffondendo applicazioni reali, come quelle presentate al concorso in questione. Ne conoscete altre?
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