Un widget per fare l’embed sul proprio sito dell’andamento in borsa di un titolo
Pubblicato da Davide
Sembra cosa da poco, ma ho scoperto sulla mia pelle che trovare un buon widget da incorporare nel proprio sito, che mostrasse l’andamento in borsa di un titolo azionario non è immediato. I vari Google Finance o Yahoo Finance sono ottimi strumenti, ma in quanto a possibilità di sharing sono ancora scadenti. Ci sono le API certo, ma chi avrebbe voglia di studiarsele solo per ottenere un grafichetto e nulla più?
Segnalo allora per tutti gli interessati questo comodissimo widget di Wikinvest, che tra i vari tool per bloggers offre anche questa robina.
Nulla di trascendentale, ma ad offrire una cosa così senza registrazioni obbligatorie e con un comodo codice da copia-incollare non sono in molti. Fatene buon uso.
NB: Ovviamente è flash.
Enterprise 2.0 roadmap: un contest da 2000 dollari
Pubblicato da Davide
[Fonte: Flickr]
Avete mai definito una strategia per diffondere le logiche di web 2.0 in azienda? Ovvero, per arrivare alla tanto decantata enterprise 2.0.. Se si, sono il primo a volerlo sapere.! E dopo un commento a questo articolo, potreste andare a pubblicare la vostra roadmap sul sito di AIIM entro il 2 aprile 2009: è in corso un contest che potrebbe farvi vincere 2000 dollari.
Diffondere la cultura 2.0 in una azienda è una sfida notevole, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista organizzativo. Se da un lato vi sono sempre più strumenti “all-in-one”, che permettono un veloce deploy delle applicazioni sociali e collaborative web based, dall’altra è sempre vivo il timore della perdita del controllo sui dati, ma anche e soprattutto sui processi o sulle prassi aziendali. Ecco perchè il coinvolgimento del top management divenda un punto fermo, senza questa sponsorship non riusciremo a raggiungere gli obiettivi. Così come è fondamentale definire i passi assieme al dipartimento HR, per tutti quegli aspetti legali dovuti alla privacy; infine sarà indispensabile individuare i key users, persone che possono dare grande valore aggiunto.
Ecco l’era degli ERP delle informazioni: Sharepoint Conference 2010, day after.
Pubblicato da Davide
Si torna sempre un po’ più pieni dalla Sharepoint Conference, così è stato anche quest’anno. Dal 9 all’11 marzo, in una Milano timidamente innevata, purtroppo sono rimasto solo i primi due giorni. C’è una convinzione su tutte che mi porto a casa: è giunta l’era degli ERP delle informazioni.
Negli anni ’90 si vendevano gli applicativi di processo, c’era il software per la fatturazione, il software per la gestione del magazzino, il software per la gestione degli ordini di acquisto, e via dicendo. Poi arrivò il gestionale integrato, quello che metteva sotto controllo l’intero processo; e dopo qualche anno di titubanze siamo arrivati nel 2000 e tutti abbiamo capito l’importanza del software che accentra i dati e monitorizza l’intero processo.
Oggi, nel 2010, abbiamo il software per la gestione documentale, il CRM (Customer Relationship Management), il CMS (Content Management System), il software per la gestione delle trasferte, il social network dove i dipendenti si scambiano notizie, l’enterprise wiki per i tecnici della ricerca e sviluppo, il software per la business intelligence che rileva i dati dal gestionale, il software per l’archiviazione dei curriculum e per il recruiting, e via dicendo.. Ebbene, nell’era dell’information worker è diventato fondamentale avere una visione complessiva delle informazioni da gestire. E’ diventato fondamentale avere una piattaforma, sulla quale coinvogliare le informazioni, attingendole da fonti dati esterne, da strumenti di office, o direttamente dagli utenti. L’hanno capito dalle parti di Redmon, stavolta forse sono arrivati per primi. Certo, è un evento: tipicamente copiavano altri. Io non ho ancora visto nulla dalle potenzialità di Sharepoint 2010: c’è veramente un sacco di roba da studiare.
- Social Networking: che sia davvero maturi i tempi per il facebook aziendale? Tagging ovunque, profilo personale, ecc..
- Gestione documentale (ECM, per gli angofoni): tante possibilità di gestione dei metadata, di tutto ciò che da valore aggiunto al semplice documento
- Enterprise Wiki: un wiki integrato alla intranet, esistevano già col vecchio Sharepoint, ma ora sono molto più evoluti.
- Web analytics
- Blogs
- Connectors verso fonti dati esterne
Condanna ai dirigenti di Autostrade e Poste Italiane: un postino mostrava le natiche in Autogrill
Pubblicato da Davide
Repubblica e Corriere, Giornale e Unità: tutti a sventolare la sentenza. Quattro dirigenti di Autostrade per l’Italia SpA e due responsabili alla privacy di Poste Italiane sono stati condannati rispettivamente a 8 mesi e 2 mesi di reclusione per atti osceni in luogo pubblico e apologia di reato, si salva invece un dirigente di Autogrill SpA per cui l’accusa aveva chiesto una pena di 6 mesi per favoreggiamento. La condanna nei confronti dei quattro pezzi grossi di Autostrade per l’Italia è dovuta al fatto che il postino in questione non doveva essere fatto entrare in autostrada; mentre ai manager di Poste Italiane viene contestato il fatto che il postino stava trasportando una lettera in cui erano contenuti scritti inneggianti alla violenza verso le persone con sindrome di down, cosa emersa solo in seguito alle indagini svolte sul materiale in possesso del postino. Sono stati inoltre inflitti il ritiro della patente e una multa di 2000 euro ai due dirigenti di Poste Italiane, appartenenti al consiglio di amministrazione (di cui uno già in pensione), per accesso in autostrada con un mezzo a due ruote da 125cc.
Ebbene, la sentenza che fa discutere è arrivata poche ore fa. Un caso unico al mondo, in cui i dirigenti delle società che offrono un servizio, vengono condannati poichè gli utenti che usufruiscono del servizio vanno contro la legge. C’è molta apprensione perchè con questo precedente si aprono impressionanti scenari: dalle parti di Enel si temono esemplari condanne per l’uso improprio dell’energia, pare abbiano scoperto che Unabomber fosse un abbonato e utilizzasse l’energia offerta dalla ditta per confezionare i suo ordigni.
Pensate all’effetto che potrebbe fare una notizia del genere sulla prima pagina dei nostri quotidiani! Ebbene: da oggi l’Italia può vantare anche questo record. Repubblica del 24 Febbraio:
“Google, carcere per video shock. Gli Usa: “La libertà di internet è vitale.
Tre dirigenti condannati per violazione della privacy. Non bloccarono, nel 2006, le immagini di un giovane down aggredito dai compagni di scuola a Torino.”
La cosa che più mi impressione è che in giro, tra i vari commenti, qualcuno si è pure azzardato a dire che è cosa buona e giusta. Che bisogna finirla con questa usanza che su internet finisce di tutto e di più. E allora condanniamo i dirigenti, condanniamo chi offre un servizio.. E poi penseremo a responsabilizzare i responsabili?!
Il concetto è identico: come se condannassimo Autostrade per gli automobilisti che superano il limite di velocità, le Poste per le lettere che contengono materiale osceno, l’ Enel per gli utenti che utilizzano l’energia per il bilancino elettrico che misura le confezioni di cocaina. Ma siamo impazziti?! Che senso ha condannare un internet service provider (un offerente del servizio internet, per chi ancora segue la dieta mediterranea) per un reato commesso da un utente di tale servizio?
Con questo principio, chi investirebbe in Italia per offrire servizi web? E dove sarebbe l’Italia senza il web?
Mi piacerebbe parlare con quel giudice che ha emanato quella sentenza e con quei magistrati che hanno sostenuto l’accusa. Ma so già che invece dovrò sorbirmi qualche talk show televisivo in cui qualcuno difenderà questa decisione esemplare, evviva il telerimbambimento!
Ancora non ci credo.. Non ci credo!
Tecnologie ICT per l’Enterprise 2.0: tra Project Management e Collaborazione
Pubblicato da Davide
Il titolo del post non deve spaventare, si tratta della mia tesi di Laurea. Finita la specialistica, è arrivato il momento di pubblicare i miei sforzi: diversi mesi di tirocinio hanno prodotto i loro frutti.
In realtà la laurea è avvenuta a Marzo, i festeggiamenti pure.. in un poetico irish pub addobbato a festa per San Patrizio.
Durante lo stage e nei mesi a seguire mi sono occupato di PDM (Product Data Management) e di intranet (sorprendendomi di un versatilissimo Sharepoint) in un gran bel gruppo industriale. Avevo già pubblicato qualche idea, ora è il momento del pdf. Pubblico solo in parte, per ovvi motivi di riservatezza, il capitolo 7 relativo alla intranet sviluppata in azienda.
L’intero lavoro è rilasciato con licenza Creative Commons.
Scarica il PDF: Tecnologie ICT per l’Enterprise 2.0: tra Project Management e Collaborazione
Tecnologie ICT per l’enterprise 2.0: tra project management e collaborazione by Davide Del Monte is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
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Di cosa parla questo lavoro? Il sommario vale più di mille parole: